Rigo Unplugged al NoyzLive

In questi anni passati a fare radio ho incontrato tanti artisti. Ognuno di loro mi ha lasciato qualcosa dentro e con ognuno di loro si è creato un legame partendo da un’intervista.

Antonio Righetti aka Rigo è uno dei musicisti che ho avuto la fortuna di incontrare con Wave durante un’intervista fattagli nella nostra trasmissione HomeMade.

A fine intervista, nel fuori onda, abbiamo invitato Rigo a partecipare al NoyzLive, il nostro format che mira a portare l’arte in radio. Lui ha generosamente accettato il nostro invito e così, il 02 marzo scorso, abbiamo avuto l’onore di organizzare una serata con lui protagonista presso il BQuadro di Roma.

Mentre arrivavo al locale con mia moglie ero un po’ agitato, dato che a fine concerto avrei dovuto intervistarlo. Un personaggio con 30 anni di carriera alle spalle che lo ha visto collaborare con nomi che vanno da Ligabue a Edoardo Bennato, bhè spaventa, soprattutto perché la domanda è sempre quella: ‘…sarò alla sua altezza…’?

Prima dello spettacolo abbiamo cenato insieme. Wow che bello. La tavola l’ho sempre vista il posto migliore per conoscere una persona e per stare con gli amici, e in questo caso sembrava di conoscere Rigo da sempre.

Si è rivelato da subito una persona semplice ma non banale, seria ma divertente… insomma uno che quando ci parli ti fa volare il tempo con un attimo. Abbiamo parlato degli argomenti più disparati: dalla musica all’attualità, dagli strumenti musicali al funzionamento di una label discografica…

…ma tra una chiacchiera e l’altra il tempo di salire sul palco è arrivato subito…

‘Minkia… dobbiamo presentarlo… Wave dove sei…? A eccoti… Oddio e mo’ come lo introduco..’. …scambiate due battute con Wave: ‘…amici Rigo…’

Ha cominciato a suonare. Un Unplugged di tutto rispetto. Rigo è un bassista e suona la sua chitarra acustica come… un basso! O meglio, ogni tanto ho notato che da dei colpi sulla 6 corda della chitarra a mo’ di slappata… Che spettacolo! Vederlo e ascoltarlo è magico! Voce calda da bluesman, suono potente… ogni canzone poi l’introduce con un racconto: questo rende ancora più coinvolgente e intimo il suo modo di esibirsi…

Ha parlato di suo padre, della sua Modena. Del piccolo bar che gestiva il suo genitore, di una città di provincia felliniana (aspetti che oggi non ci sono più). Ha narrato della sua musica, della sua formazione, delle sue emozioni…

…dopo tutto questo è arrivata l’ora dell’intervista… l’emozione è sempre li ma è sana adrenalina. Dopo che Rigo ci ha raccontato del suo io tramite la musica mi è sembrato di conoscerlo un pochino di più… e così l’intervista ha preso forma…