Docufilm: Piper Generation – Beat, Shake & Pop Art negli anni Sessanta Italia il nuovo docufilm di Corrado Rizza.

Chi meglio di chi ha fatto la storia può raccontare la storia?

Corrado Rizza

Scusate il gioco di parole ma Corrado Rizza, è di sicuro il miglior storiografo del clubbing nostrano. La sua narrazione non risulta mai essere noiosa, anzi è vellutata, coinvolgente e talmente scorrevole che vieni trascinato nel vortice dei suoi racconti tanto da provare nostalgia di cose che non hai vissuto!

Oggi più che mai c’è bisogno di raccontare la nostra storia in tutti i suoi aspetti. Usciamo da un periodo, e non faccio retorica, in cui sono state devastate le nostre identità nazionale, popolare, imprenditoriale, artistica… Proprio qualche giorno fa stavo seguendo un docufilm su Damon Albarn dove il protagonista rifletteva sul periodo pandemico vissuto durante il quale l’arte, in ogni sua forma, è stata sminuita, umiliata e resa effimera. Insisteva inoltre sull’importanza di rivalutarla e di sostenerla in quanto fondamento essenziale per la memoria di ogni società.

Il potere dell’arte sta nella sua capacità di aggregare la gente, nella sua capacità di mettere in moto la mente dell’uomo, nella sua capacità di dar vita a rivoluzioni socio-culturali caratteristiche che per il nuovo ordine mondiale è deleterio, quindi è normale che luoghi di aggregazione dove l’arte la fa da padrone (vedi cinema e discoteche) vanno chiusi o messi in cattiva luce o perché luoghi di “perdizione” (le discoteche) o perché possibili focolai di eventuali pandemie (vedi i cinema).

Fortuna che quest’azione folle dettata dalla politica mondiale del momento non riesce ad offuscare tutte le menti.

In questo suo nuovo docufilm Piper Generation Corrado racconta la storia di una discoteca che non è stata solo un club ma rappresenta una rivoluzione socio-culturale che ha dato vita ad una delle trasformazioni più grandi della mentalità italiana spogliandola del suo provincialismo e proiettandola verso panorami internazionali di ampio respiro culturale.

Sono tanti gli interventi presenti da Renzo Arbore a Roberto D’agostino (il quale col suo modo di raccontare aneddoti in maniera scanzonata non vi nascondo mi ha strappato anche qualche risata) che insieme ai tanti video d’epoca sapientemente montati, hanno dato vita a un documento di rara bellezza e dal valore storico inestimabile in cui viene evidenziata l’intuizione di Giancarlo Bornigia & Co. che con la loro lungimiranza hanno dato vita a un luogo che è stato fucina di talenti, risorsa di cultura ed esempio di una grande capacità imprenditoriale.

Quindi il mio ennesimo grazie va a Corrado Rizza per questa sua nuova perla dal valore inestimabile, e gli auguro che questo lavoro possa essere spunto d’azione per le nuove generazioni!

Detto questo guarda il film (clicca sulla locandina)

 

ElectroNoyz

 

 

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