White Ear debutta con “Right Here” un EP visionario.

 

 

 

 

Perdermi nella musica. Lo faccio da anni. E quando a farmi smarrire la strada è un disco come quello di White Ear difficilmente torno indietro.

Visionario, ipnotico, psichedelico, futuristico, a tratti minimale, diretto, onirico, intenso, vellutato e allo stesso tempo graffiante, ma, soprattutto, fottutamente elettronico!

Questi sono solo alcuni degli aggettivi che mi sono venuti in mente ascoltando questo viaggio nei bpm di White Ear.

Davide Fasulo. Bologna 13 ottobre 2021. Foto di Marika Puicher

Al secolo Davide Fasulo, White Ear è un producer brindisino nelle cui vene scorrono suoni di ogni genere. Infatti il suo nome significa “Orecchio Bianco” e nasce dal concetto di “White Noise” che in inglese indica lo spettro di frequenze contenente anche il rumore del vento e del mare. Quindi White Ear vuole essere un’esperienza d’ascolto che accoglie tutti i suoni circostanti.

Red Ronnie celebrando Lucio Dalla lamentava del fatto che oggi nessuno scommette più sulla musica, e se Lucio fosse nato oggi di sicuro non sarebbe diventato il mito che è stato e che è. Di potenziali “Lucio Dalla” ce-ne sono tanti anche oggi ma non vengono valorizzati…

…diciamo che dall’alto della sua esperienza ha ragione, ma già il fatto che sia lui che io, nel mio piccolo, e tanti altri non rimaniamo indifferenti alle eccellenze musicali emergenti, come in questo caso, è già un passo in avanti per contrastare questo fenomeno di oblio che imperversa nell’underground.

Mi è stato impossibile non rimanere rapito dai suoni di White Ear, progetto all’avanguardia che di sicuro troverà spazio nell’ambito dell’elettronica italiana e non solo. Il compito dell’ascoltatore davanti alla sua opera è quello di “sentire” non solo con le orecchie questo disco, che è un portale che  connette la mente in una dimensione tale, da essere un contatto con tutto ciò che circonda chi lo ascolta.

Un EP di 10 brani che per essere capito va ascoltato e no spiegato. Non è possibile descriverlo a parole perché è la somma di  emozioni pure e in quanto tale va vissuto.

Detto questo potrei continuare all’infinito a parlarne ma sarebbero parole inutili. L’unica cosa che posso consigliarvi è vivete il vostro ascolto e lasciatevi emozionare.

 

 

ElectroNoyz

 

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